mercoledì 31 gennaio 2007

Link building

Tra tutti i fattori che possono aiutare un sito web a guadagnare credibilità e trust i link sono sicuramente quelli più difficili da "manovrare" a nostro piacimento al contrario di altri che in precedenza abbiamo analizzato. Ecco perchè sempre di più i links stanno diventando lo strumento più importante nella ottimizzazione dei siti nei motori di ricerca.

Perchè i link sono così importanti nella ottimizzazione di un sito web?

Ogni volta che il vostro sito viene linkato da un altro riceve una sorta di "punteggio" agli occhi del motore di ricerca. Un link equivale ad una raccomandazione fatta da qualcun altro che ritiene che i contenuti del vostro sito siano rilevanti per un determinato tema. E' difficile che un sito con dei contenuti terribili e poco rilevanti possa ricevere dei links, pertanto la prima cosa che bisogna fare per lanciare una campagna link e fare il massimo per sviluppare dei contenuti validi per cui sarà facile essere spontaneamente raccomandati da altri siti . Naturalmente è più facile a dirsi che a farsi, però già capire questa base può essere un buon punto di inizio.

Puntare alla qualità dei link più che alla quantità

Sono ormai finiti i tempi in cui si poteveno facilmente eludere i motori di ricerca guadagnando una esagereta visibilità unicamente partecipando alle Link Farm, cioè network di migliaia di siti che si scambiano link. 1000 link da On line Casino o siti di Viagra non vi porteranno da nessuna parte mentre un bel link da un sito con alto trust (già conosciuto e ben posizionato nei motori di ricerca) che è coerente con il tema trattato nel vostro sito, avrà sicuramente un effetto molto più incisivo.

Da dove iniziare una campagna link

All'inizio non è per niente facile riuscire a ricevere dei link da altri siti, soprattutto quando il sito è nuovo e ancora non ben sviluppato. L'ottimizzazione è un qualcosa che richiede tempo, i risultati non arrivano dall'oggi al domani e a volte è frustrante e laborosio contattare decine di siti per richiedere uno scambio di link e non ricevere alcuna risposta... pertanto il mio consiglio è quello di concentrarsi nello scrivere dei contenuti sempre migliori, che possano interessare più persone e che risultino autoritari nel vostro settore.

Per fare un esempio banale, un proprietatio di un sito che vende fiori on line potrebbe dedicare una parte del sito a consigli su come curare le piante o avere uno spazio di inserti di articoli di botanica o simili. Scrivete in maniera diretta al vostro odiens, pensate sempre a cosa voi vorreste trovare in un sito che tratta di ciò che più vi piace. Questo vi aiuterà a creare contenuti, contenuti interessanti e conseguentemente linkabili.

Parallelamente si può iniziare a segnalare il proprio sito nelle directories, scegliendo magari alcune directory di nicchia specializzate nel tema trattato dal vostro sito. Per maggiori informazioni leggete uno dei miei primi post sulle directories.

In seguito si possono anche contattare altri webmaster di siti con contenuti inerenti al nostro tema per chiedere uno scambio di link. C'è da notare comunque che al momento, e sicuramente sempre di più nel futuro, vengono considerati come più utili e con più valore i link univoci , cioè quelli che avvengono in maniera più spontanea, piuttosto che quelli reciproci. In breve il link Sito A - Sito B ha più peso che il link Sito A - Sito B / Sito B - Sito A.

Da poco ho scovato un blog molto interessante dove potete trovare consigli interessanti su come meglio scrivere contenuti di pagine web per aumentare la propria link popularity da altri siti, è in Inglese, ma lo sforzo vale la pena, enjoy it!

sabato 27 gennaio 2007

Come ottimizzare il testo delle pagine di un sito web

Come già detto nel post precedente, è importante targhetizzare per ogni pagina almeno 2 frasi chiave a seconda del contenuto e del prodotto che si vuole pubblicizzare.

Anche qui la ricerca della parola chiave è molto importante, in questa operazione si deve dare particolare attenzione a scegliere parole che realmente la gente ricerca e per le quali si hanno possibilità obbiettive di posizionarsi bene nei risultati di ricerca.

Nel mercato sono presenti vari tools che ci possono aiutare in questo, WordTracker è uno di questi, come già menzionato nel mio post di come impostare una campagna pay per click. Un altro tool gratuito e molto utile è quello offerto dall'ex Overture .

Scegliere la giusta parola chiave per ottimizzare la pagina

Iniziate con l'inserire una parola generica che descriva il contenuto della vostra pagina in uno dei tools consigliati e cercate le combinazioni di parole che più descrivono il vostro prodotto o la pagina su cui state lavorando. Una volta scelte le frasi chiave più rappresentative, composte da due/tre parole, analizzate attraverso una semplice ricerca della frase chiave su Google quante pagine competono sulla stessa frase.

Per restringere un po' il campo di ricerca consiglio di utilizzare la funzione intitle nella query al motore di ricerca:

intitle: frase chiave

Questo vi aiuterà a visualizzare solamente le pagine che hanno la frase chiave che state analizzando nel Title Tag, pagine che sono cioè, almeno in parte, ottimizzate per quella determinata frase chiave. Noterete che cercando per esempio su Google le parole scarpe Italiane riceviamo, al momento della scrittura di questo post, 1'130'000 pagine che hanno questa frase chiave da qualche parte nei siti visualizzati, mentre invece con la query intitle:scarpe italiane le pagine si riducono a 12'700.

Queste 12'700, nel caso di scarpe italiane, rappresentano quindi le pagine che potenzialmente devono essere battute per essere visibili su Google. A questo punto analizzate i siti che competono per le prime dieci posizioni della frase chiave prescelta e cercate di capire se questi sono li casualmente o perchè dietro c'è una minima strategia di posizionamento.

Attenzione: il PageRank di Google non è il solo strumento indicativo per capire se un sito è potenzialmente più forte di noi o meno su una determinata frase chiave, quello che deve essere soprattutto analizzato è il lavoro che nella pagina è stato fatto dal webmaster per spingere o meno la frase chiave su cui si sta puntando, più avanti nel post si capirà quali elementi, facilmente riscontrabili ad occhio nudo, possono determinare un "potenziamento" di una parola/frase chiave all'interno di una pagina. Chiaro è che se la pagina del numero uno ha un PR 9 le probabilità di riuscire a superarlo diminuiscono notevolmente... ma non si azzerano :-)

Come scrivere il testo della pagina una volta scelte le frasi chiave su cui puntare

Una volta scelte le 2 frasi chiave su cui puntare si può iniziare a scrivere il testo della pagina, preoccupandosi naturalmente di utilizzare le frasi chiave selezionate. E' importante in questa fase tenere sempre a mente che il testo è principalmente rivolto all'utente umano e pertanto deve sempre avere un senzo compiuto e, ancora di più, essere abbastanza accattivante da riuscire a convertire il visitatore in acquirente.

Suggerimenti su dove e come posizionare le frasi chiave nella pagina

1) Utilizzare la frase chiave nel title tag, keyword e description tag possibilmente posizionandola all'inizio di ogni Tag, aumentandone così la sua rilevanza
2) Utilizzare la frase chiave all'inizio e alla fine del testo "Text Body"
3) Evidenziare in Grassetto la frase chiave all'interno del testo
4) Utilizzare sinonimi, plurali, derivazioni della frase chiave scelta
5) Utilizzare la frase chiave negli Headings della pagina

NB: gli headings possono essere molto utili se usati nella maniera appropriata. E' bene utilizzare infatti solo un h1 in una pagina. L'h1 rappresenta in pratica il titolo della pagina, la parte che insomma deve far capire di cosa tratterà il testo, importante informazione sia per il visitatore umano che per lo spider.

E' da evitare l'utilizzo della stessa parola chiave in tutti gli headings della pagina, questo potrebbe infatti essere intepretato come spamming e far scendere di rilevanza la pagina.

domenica 21 gennaio 2007

Come ottimizzare una pagina web e renderla più engine friendly

Una base di partenza è capire che si ottimizzano pagine web e non siti. Questo vuol dire che ogni pagina del sito dovrebbe avere una ottimizzazione "personalizzata". Se si fa attenzione infatti si nota che Google, con la sua barrettina verde del PageRank, valuta diversamente ogni singola pagina di ogni sito.

Spesso nei forum trovo dei post di persone in preda al panico che dicono"la mia home page ha PR 4 ma le pagine interne 0.. perchè?"... questo succede proprio perchè ogni pagina ha una diversa indicizzazione nei motori di ricerca e questa indicizzazione, come abbiamo già visto, è influenzata da vari fattori, tra i quali anche come una pagina è costruita.


Architettura search engine friendly di un sito web

Nel post dedicato al funzionamento dei motori di ricerca, ho accennato al fatto che gli spider, surfando nel web, immagazzinano dati inerenti alla pagina web visitata e li riversano nel data base del motore. Questi dati non sono altro che informazioni che noi, durante lo sviluppo del sito, inseriamo in ogni singola pagina. Rendere un sito, o meglio una pagina, più search engine friendly non è altro che cercare di mettere qeuste informazioni nelle giuste posizioni affinchè gli spider abbiano vita facile a leggere le nostre pagine.


Title Tag

Il title tag è ancora considerato il tag più significante della pagina. Per chi non lo sapesse il title tag è un breve titolo che descrive il contenuto della pagina web e che viene visualizzato, lato user, nella parte alta di colore blu del browser.

E' oppoturno mettere in questo tag la parola chiave su cui state puntando per la pagina in questione, evitando di metterne 100 tutte assieme in quanto questo sarebbe assolutamente inutile, anzi potrebbe essere addirittura controproducente.

Il titolo deve essere quindi: breve, descrittivo, contenere almeno una frase chiave correlata al contenuto della pagina, possibilmente non deve contere parole di uso comune come in, per, da o simili (considerate come stop words e non lette dagli spider) e utile al visitatore, per quanto riguarda l'usabilità, per capire in parte del sito si trova.

NB: Il Title di ogni pagina viene mostrato nei risultati dei motori di ricerca come la parte cliccabile.


Keywords tag

Il Keyword tag è a il tag dove si inseriscono le parole chiave che stiamo targhetizzando in una pagina. Queste possono essere inserite senza che abbiano un vero senso compiuto ma liberamente come un semplice elenco di parole/frasi.

Numerosi motori di ricerca, tra i quali anche Google, non sembrano però più prestare molta attenzione a questi tag. In ogni caso non fa di certo male mettere qui 5/6 parole chiave relate al contenuto della pagina, cercando di mettere all'inizio quelle che più ci interessano, per non perdere posizioni in quei motori di ricerca che ancora le considerano importanti, Yahoo! Search per esempio.

Description Tag

Il Description Tag ha lo stesso valore del Title tag infatti è qui che si inserisce la breve descrizione che viene visualizzata sotto il Title nei risultati organici mostrati dai motori di ricerca. Scrivere un testo descrittivo e contemporaneamente accattivante può sensibilmente aumentare la possibilità che il sito, una volta apparso nei risultati dei motori di ricerca, venga cliccato.

Anche qui è necessario inserire almeno una/due parole chiave che si stanno targhetizzando nella pagina.


Ottimizzare pagine web, non siti

Come accennato all'inizio, cercare di personalizzare ogni singola pagina con titolo, keywords e descrizione dedicati non può fare altro che aiutare il sito a essere visualizzato per più parole chiave e a essere meglio considerato agli "occhi" dei motori. Pertanto evitate di fare copia incolla in tutto il sito dello stesso titolo, keyword, e description!!

L'ideale è cercare di ottimizzare ogni pagina per almeno 2 frasi chiave, che dovranno essere inserite ad arte in ogni tag qui su descritti.

Text body

Questo è lo spazio dove il nostro testo deve essere inserito. Nello scrivere il testo di ogni pagina è importante trovare il giusto equilibrio tra lo scrivere per i visitatori umani, che sono quelli che devono comprare i tuoi prodotti, e per gli spider.

Questo equilibrio non è certamente facile da trovare, ma sicuramente aiuta fare vari test e vedere come i due visitatori si comportano applicando variazioni alla frequenza delle frasi, al loro posizionamento nella pagina ecc.

E' importante che nel testo siano mischiate le frasi chiave che stiamo targhetizzate e che queste, con i loro sinonimi, plurali ecc, vengano ripetuti lungo la pagina.

Ritengo comunque l'ottimizzazione del testo alquanto importante, pertanto ho deciso di dedicargli un nuovo post... alla prossima!

mercoledì 17 gennaio 2007

Come funzionano i Pay per click engines

Parlando dei motori di ricerca non si può evitare di soffermarsi a parlare dei Pay per click engines, motori cioè che fanno pagare per ogni click che l'URL riceve una volta mostrato nei risultati di ricerca. In questo caso la classificazione degli URL nei risultati di ricerca non sarà più influenzata dalla rilevanza della pagina che contiene la parola chiave ricercata, ma bensì da quanto si sarà preventivamente puntato su quella parola chiave.

La teoria è semplice: più alta è la puntata sulle parole chiave, più probabilità si hanno che il proprio annuncio legato a queste parole chiave sia nelle prime posizioni.

Il primo modello di pay per click fu Overture nel 1998, ora conosciuto come Yahoo! Search Marketing; da qui molti altri pay per click engines sono stati sviluppati, come per esempio Altavista o Inktomi fino ad arrivare a Google Adwords sul quale incentrerò questo post.


Da dove iniziare una campagna Adwords

Il primo step da affrontare è la ricerca delle parole chiave. Questa è sicuramente la fase più importante che può determinare il successo della campagna. Uno strumento molto utile e sicuramente largamente utilizzato, è WordTracker , un vastissimo data base che raccoglie tutte le ricerche fatte sui motori di ricerca nelle ultime 48 ore, di queste viene quindi analizzato il numero di volte che determinate combinazioni di parole sono state ricercate e il numero di pagine che competono sulla stessa frase.


Scelta delle giuste parole chiave per la giusta landing page

Nello scegliere le parole chiave bisogna avere bene in mente la landing page dove si vorrà portare il visitatore. In breve è inutile far puntare la parola "scarpe Italiane" a una pagina che presenta maglioni. E altrettanto inutile, a mio parere, far puntare le parole chiave sulla Home Page del sito, in quanto questa difficilmente potrà contenere tutti i prodotti che vogliamo vendere. Una volta arrivato nella landing page, deve essere facile per il visitatore, quasi una sottile costrizione, fare quello per cui l'abbiamo fatto arrivare li: comprare! L'ideale è che nella landing page venga visualizzato unicamente un prodotto, con una breve scheda tecnica, foto e chiari call to action come "compra", "richiedi disponibilità" , "contattaci" o quello che desiderate ottenere dal visitatore.


Focalizzare sulle parole chiave che realmente descrivono il tuo business

Una cosa che non bisogna mai dimenticare è che le parole chiave costano, ogni click è uguale a soldi del tuo budget che vanno via. Sembra chiara quindi l'importanza di scegliere le parole chiave che realmente descrivono il tuo business e che convertono il visitatore in acquirente e non quelle che portano solo traffico.

Nella mia prima campagna per promuovere www.charmingsardinia.com (un sito di vacanze in Sardegna) ho utilizzato parole singole come Sardegna, Vacanza, mare lasciandole come "broad match", dando cioè la possibilità di far apparire il mio annuncio per tutte le ricerche che contenevano questa parola.

La parola Sardegna è sicuramente molto ricercata, ma ciò non vuol dire che chiunque digiti Sardegna su Google vuole comprare una vacanza.... magari vuole sapere quanto sono vecchi i Nuraghi in Sardegna o che altezza ha il Gennargentu in Sardegna... insomma niente a che vedere con una bella vacanza di lusso in Sardegna!

Puntare su parole di così "ampio respiro" ha un senso quando si vuole sviluppare "brand awareness" , per fare questo ci vuole però un budget notevole.



Broad match, exact match.....

Broad Match:

Scrivere le parole chiave senza chiuderle tra virgolette o parentesi implica la nostra volontà di far apparire l' annuncio tra i risultati mostrati a coloro che scriveranno su Google qualsiasi cosa che contiene parte della nostra frase, esempio:

nella mia campagna Google AdWords scrivo: Sardegna

Ricercando su Google: formaggi in Sardegna, il mio annuncio verrà visualizzato. La posizione verrà naturalmente determinata da quanto io e i miei competitors avranno puntato sulla parola Sardegna.

Exact Match:

Chiudendo invece la frase chiave tra due parentesi quadre si farà si che solamente le ricerche di quella frase esatta mostreranno nei risultati sponsorizzati il mio annuncio, esempio:

Nella mia campagna Google Adwords scrivo: [albergo 4 stelle]

Il mio annuncio verrà mostrato solo a chi ricercherà esattamente la frase albergo 4 stelle. In questo modo il volume di traffico sarà sicuramente minore ma, se la scelta della frase è fatta in maniera opportuna, sicuramente molto più targhetizzato.

Una via di mezzo tra il broad match e l'exact match è la tecnica di racchiudere la frase tra virgolette, esempio:

Nella mia campagna Google Adwords scrivo: "piccoli alberghi Sardegna"

Il mio annuncio comparirà a tutti coloro che utilizzeranno queste tre parole, anche all'interno di una frase ben più grande o non seguendo l'ordine da me utilizzato.


Come scrivere un annuncio per Google Adwords

Riuscire a convincere una persona a cliccare il tuo annuncio avendo solamente 95 caratteri a disposizione, incluso spazi, virgole, non è certamente una passeggiata. Può aiutare però pensare a questo spazio non come al momento in cui si deve convincere qualcuno a comprare, quello è infatti il compito della landing page, ma al momento in cui si deve convincere il potenziale visitatore a visitare il tuo sito.

Di seguito elenco alcuni elementi da tenere in considerazione quando si scrive un annuncio:

- comunicare il valore aggiunto della nostra offerta
- utilizzare chiari call to action
- formulare il messaggio in modo che faccia desistere prospetti inappropriati a cliccare (chi cerca prodotti gratis per esempio)
- utilizzare un tono adatto al vostro target di riferimento (dare del tu, del lei, friendly, educato, confidenziale, tecnico ecc ecc)
- utilizzare nel testo la parola chiave su cui puntiamo e che conseguentemente il visitatore ha ricercato (ripetere questa anche all'interno della landing page).

E' mia consuetudine infine scrivere almeno 3 annunci per ogni serie di parole chiave, farli girare per un po' di tempo e poi vedere quale dei tre performa meglio in quantità di click ricevuti e numero di conversioni realizzate. Una volta eletto il migliore dei tre, abbandono quelli che hanno perfomato peggio e affianco al migliore altri due annunci e così via finchè non riesco a trovare la combinazione di titolo e contenuto che più mi soddisfa.

Testare, testare e testare

Come detto prima non bisogna mai dimenticare che ogni click costa e, almeno che il nostro budget non sia illimitato, che una campagna Adwords può sempre essere migliorata. Per fare ciò bisogna poter tracciare al meglio quali parole chiave portano click che poi vendono, quanto costano queste parole chiave e che ritorno sull'investimento (ROI) abbiamo utilizzandole.

Per fare tracking, Google Adwords offre un bel tool che si chiama Analytics, questo è completamente gratuito e permette anche di poter analizzare campagne di altri pay per click engines. C'è da ricordarsi però che tutti i dati che vengono immagazinati da Analitycs vengono poi riutilizzati da Google....

Un tool molto utile, ma a pagamento, è ClickTracks.

martedì 16 gennaio 2007

Come funzionano le directories

Alcuni esempi:

Yahoo Directory
Dmoz Open Directory
LookSmart

A differenza dei motori di ricerca, gli inserimenti nelle directory sono gestiti da esseri umani che visitano e valutano, secondo criteri diversi da directory e directory, se il sito iscritto ha tutti i requisiti per entrare o meno a far parte della directory.

In Inglese directory è riferito alla rubrica telefonica o anche alle pagine gialle. Le directories presenti nel web sono infatti divise allo stesso modo di queste rubriche e cioè per canali tematici.

Il traffico che ci si può aspettare dalle directory non è molto elevato, l' "unico" motivo per cui è utile essere presente in alcune directory è la capacità di queste di passare PageRank, anche se ultimamente la maggior parte delle directories hanno perso anche questo "potere".

Esistono alcuni tipi di directory che accettano inserimenti senza chiedere in pratica niente in cambio (il sito presentato deve naturalmente rispettare certi parametri per essere inserito), alcune richiedono uno scambio link, mentre altre richiedono un pagamento che può essere a sua volta una tantum o annuale, come per esempio succede per la Yahoo directory.

Per mia breve esperienza sono decisamente poche le directory che passano PageRank, pertanto sulla maggior parte di queste è solo una perdita di tempo compilare tutto il form e sperare di essere inseriti. Esistono però alcuni rari casi dove il tempo richiesto viene ripagato: una tra tutte è sicuramente Dmoz Open Directory anche se, al momento della scrittura di questo articolo, sembra che l'inserimento di nuovi URL sia stato bloccato.

Qui di seguito vi suggerisco una serie di directories, alcune a pagamento e alcune free, che potrebbero esservi utili per orientarvi un po' tra le migliaia di directories presenti nel web, CLICCA QUI.

domenica 14 gennaio 2007

Come funzionano i motori di ricerca

Per cercare di vincere il "nemico" devi prima capire chi è, come si muove, le sue abitudini ... ecco perchè penso che il primo step da affrontare sia capire come funzionano i motori di ricerca e le directories e cosa esattamente li differenzia. In questo articolo parlerò nello specifico dei motori di ricerca.

Motori di ricerca

Alcuni esempi:

Google
Windows Live Search
Yahoo Search
Ask
Altavista
"Un motore di ricerca è un sistema automatico che analizza un insieme di dati da lui stesso raccolti e restituisce un indice dei contenuti disponibili classificandoli in base a formule matematiche che ne indichino il grado di rilevanza data una determinata chiave di ricerca" [fonte www.wikipedia.it] .

I motori di ricerca surfano il web per mezzo dei robots o spider che, partendo da una lista di URL (server list), visitano i vari siti seguendone i links presenti in ogni pagina web di cui immagazzinano i contenuti (title tag, description, text body..), riversandoli così nel data base del motore di ricerca.

Queste informazioni vengono quindi analizzate , i criteri di analisi variano da motore a motore, e a ogni URL viene data una certa rilevanza. La classificazione, o rilevanza, viene quindi stabilita secondo i parametri dell'algoritmo impostato nel motore di ricerca.

Inserendo nel motore una parola chiave di ricerca, l' URL con più rilevanza viene ripescato dal data base e mostrato come primo, a scalare seguono tutti gli altri URL correlati a quella parola chiave ma che, secondo i parametri dell'algoritmo, hanno meno rilevanza.



Come mi trova un motore di ricerca?

Fino a poco tempo fa la registrazione nei motori di ricerca era molto importante. Questa procedura (Add URL Google) permette infatti di segnalare il tuo sito al motore di ricerca inserendolo nella server list di cui prima ho parlato. Il motore comunque non garantisce che il sito verrà spiderizzato (passatemi il termine, non mi veniva altro), ne quando questo accadrà. Fare la submission implica anche un notevole dispendio di tempo se si vuole inserire il proprio sito in più motori di ricerca.

Oggigiorno comunque l'importante è avere da subito un buon link che punta al proprio sito da un altro sito che ha già una buona rilevanza, saranno i motori di ricerca a trovare il tuo sito da soli. Ho utilizzato questa tecnica sul mio nuovo sito come www.events-in-sardinia.com , verso il quale ho puntato da subito qualche buon link, quando ancora esisteva solo la pagina "under costruction", e dopo qualche settimana la home già appariva su Google, Yahoo Search e MSN.

Consiglio del giorno:

Come faccio a sapere quante pagine del mio sito ha indicizzato il motore di ricerca?

digitare nel motore di ricerca desiderato : site:www.miosito.com
Attenzione, su Yahoo search site:http://www.miosito.com

Posizionare un sito nei motori di ricerca: da dove iniziare?

Sono passati ormai 2 anni da quando ho messo on line il mio primo sito www.charmingsardinia.com . Dopo circa 6 mesi di pianificazione, scrittura dei testi, raccolta delle foto, chiusura dei contratti con gli hotels e tutto quello che è necessario fare per iniziare l' e-commerce adventure, il sito era finalmente on line. Pensavo che la fatica fosse finita, ma al contrario era appena iniziata!

Da subito ero molto soddisfatto, la grafica era d' impatto, la selezione degli hotels di lusso in Sardegna era stata molto meticolosa, insomma tutto andava secondo programma. A tre mesi dal battesimo del sito però ancora non si vedeva l'ombra di una prenotazione ne tanto meno di una misera richiesta...

Sono stati questi mesi di frustrazione che mi hanno spinto a fare ricerche su ricerche per capire cosa c'era dietro a questa "scienza" che oltre oceano tutti chiamano Search engine optimization, o meglio SEO, in breve Ottimizzazione di siti web per i motori di ricerca. Da li si sono susseguiti decine di libri che parlavano di tecniche di posizionamento, link building, web marketing, tag, meta tag, HTML, usabilità... insomma tutto quello che mi passava per mano su www.amazon.com e che aveva come tema SEO, doveva essere comprato e letto.

Questi libri mi hanno sicuramente dato una buona infarinatura, ma il meglio, almeno fino ad oggi, l'ho sicuramente imparato frequentando forum come www.giorgiotave.it oppure www.highrankings.com , www.searchenginewatch.com e altri. Qui centinaia di stregati dal SEO si scambiano opinioni, risolvono problemi, discutono delle varie evoluzioni di tecniche pulite... e meno, il tutto incentrato ad un solo obbiettivo: cercare di decifrare sempre più gli algoritmi di ciò che ormai sembra essere diventato una entità suprema, the big brother that is always watching us: Google.

In questo blog desidero scrivere quel poco che ho imparato e condividerlo con chi si sta appena affacciando in questo mondo per dargli qualche consiglio, senza alcuna pretesa di voler insegnare anzi con la speranza di poter accrescere questo bagaglio culturale attraverso i commenti di altre persone più esperte.