domenica 25 febbraio 2007

Comprare link text.. è necessario?

Iscrivere il proprio URL nelle Directories è una buona pratica per incominciare a far conoscere il proprio sito nelle prime fasi del suo lancio. Alcune directories hanno ancora potere di passare PR altre sempre meno, se non addirittura nullo, da quando Google si è imposto di svalutare ogni pratica che mira a manipolare i risulrati delle Serp.

Nei vari blog e nei forum si discute al momento della validità dei link acquistati da altri siti, directory o blogs. A detta di molti questa è una pratica che ormai non serve a molto. La mia opinione è che invece comprare i link testuali ha ancora senso purchè, come per tutte le cose, sia fatto in una maniera scientifica.

Penso che l'obbiettivo primario di una acquisto di un link non debba essere quello di accrescere il proprio PR ma invece di indirizzare traffico targhetizzato verso il proprio sito. Per ora non ho mai pagato nessuna directory per inserire i miei URL nei loro indici e penso che non lo farò, neanche per directory di una certa importanza come Yahoo Directory.

Se invece si trova un sito con una notevole esposizione e siamo certi che questo sia prominente nel canale tematico trattato dal nostro sito, non vedo cosa ci sia di controproducente nell'acquistare un link testuale che rimandi al nostro sito. Il Link testuale è semplicemente una forma diversa di pubblicità, proprio come i Banner, i video o quantaltro, e per tale deve essere identificata.

Vi consiglio alcune precauzioni da prendere al momento della scelta del sito, o blog, da cui acquistare un link testuale:

- verificate che lo spazio nella pagina dove il vostro link sarà piazzato non presenta testo come "Sponsored Links" o "advertiser link". Queste scritte possono esserci ma è preferibile che siano delle immagini
- nella pagina non devono essere presenti più di dieci links in uscita

Pagine che non usano queste semplici precauzioni sono, a parer mio, più facilmente individuabili da Google come "zone di compravendita" pertanto i link in uscita potrebbero essere "alleggeriti" di quel peso utile alla crescita del vostro PR. Torno a dire che, se anche questi basilari requisiti non fossero rispettati, ma voi ritenete che il sito in questione possa dirottare sul vostro del traffico importante, allora non esitate e procedete con l'acquisto.

sabato 24 febbraio 2007

SEO Copywriting: creare contenuti che aiutano nel posizionamento nei motori di ricerca

Prima il segreto stava nell'azzeccare la corretta densità e frequenza delle parole chiave nella pagina, nel Title e nel Description Tag e il gioco era pressochè fatto: magicamente si riusciva a salire di posizione con la parola chiave desiderata. Ora che il gioco si sta spostando sempre più off the page piuttosto che on the page e che il Link Building diventa sempre più la chiave di volta per il posizionamento di ogni sito, le cose si fanno ben più difficili.

Dall' inesorabile evoluzione degli algoritmi dei maggiori motori di ricerca, nasce la necessità di impostare la propria strategia per scrivere nel web focalizzando due obbiettivi ben precisi:

- convertire il visitatore in cliente
- acquisire link.

Come già discusso, nella formulazione dei contentuti di un sito non bisogna tralasciare i principi base su come rendere una pagina web più engine friendly e così il relativo testo, ma ora più che mai un grande sforzo deve essere impiegato nello scrivere contenuti significativi per il proprio audience che, se contento del tuo lavoro, manifesterà il suo apprezzamento con quello che oramai è considerato come una sorta di voto, il Link.

E' da specificare comunque che cercare di aumentare la densità e la frequenza delle parole chiave e perfezionare la loro collocazione nel Text Body è una pratica che ancora da risultati ma solamente una volta che il sito, o meglio la pagina, ha acquisito quella quantità e qualità di link necessaria ad aumentare la sua "notorietà" presso i motori di ricerca.

sabato 17 febbraio 2007

Fai parlare di te! L'importanza del "word of mouth" e del viral marketing

In un era dove tutto, o almeno tantissimo, è già stato inventato e dove è più semplice che un prodotto rimanga nell'anonimato che no, diventa sempre più vitale cercare di differenziarsi dai propri competitors.

Quello che già ora fa la differenza è il modo in cui interagiamo con i nostri clienti, il valore aggiunto che riusciamo a dare al nostro prodotto tramite il nostro servizio, in poche parole la customer relation che riusciamo ad impostare con i nostri clienti.

Quanti siti al momento vendono viaggi ? Milioni! Per farti notare ormai devi offrire al tuo cliente un servizio che si colloca ad un estremo offrendo prezzi più bassi in assoluto o i prezzi più alti in assoluto (giustificati naturalmente da un servizio fuori dal comune). Le vie di mezzo (un prodotto medio che tutti hanno) non esistono più o almeno non sopravviveranno a lungo.

Per parlare del tuo prodotto il mercato ha bisogno di ricevere in cambio qualcosa di veramente speciale. Come detto, un servizio standard non fa parlare di se invece il prezzo più basso del mercato oppure un added value che nessun altro competitor da, darà al cliente quel "momento shock" che ti regalerà una migliore esposizione dato che la gente comincerà a parlare di come sei riuscito a colpirli.

Per alcuni esempi di casi di aziende che sono state molto brave a far crescere l'interesse del mercato tramite inusuali standard di servizio e conseguentemente stimoltato il passa parola (word of mouth), vi consiglio di leggere questo blog http://www.womma.com/news/ insieme al libro del mio autore americano preferito: Seth Godin con il libro Purple Cow.

Bene, ora abbiamo capito che per differenziarsi dalla folla dobbiamo fare qualche cosa di speciale, creare appunto la "mucca viola", dando ai nostri clienti qualche cosa che gli altri non danno.

Il prossimo step e cercare di facilitare il passaggio di parola sul nostro prodotto: Viral Marketing.

Dobbiamo pensare allo sviluppo di una strategia di viral marketing proprio come ad un viurs modello worm che con una rapidità eccezionale si propaga nella rete. Proprio così anche noi dobbiamo aiutare il nostro prodotto o servizio a rompere le barriere del nostro sito e diventare materia di discussione on line e off line.

Partiamo dalle cose più semplici:

Mettete in ogni pagina del vostro sito, in ogni articolo, in ogni foto la funzione : "dillo ad un amico". Rendete semplice per chi vuole parlare di quanto è particolare un vostro prodotto di condividerlo con un amico inserendo 3 semplici informazioni nel form :

- e-mail del mittente
- e-mail del ricevente
- piccolo campo testo libero che permette al mittente di personalizzare la spedizione

Rimarrete impressionati, come lo sono rimasto io, di quanta gente utilizza questa funzione.

Anche nelle vostre campagne di e-mail marketing scrivete chiaramente "inoltra questa e-mail ad un amico", magari offrendo come premio per il disturbo qualche cosa in cambio, come un piccolo sconto per ogni TOT di amici presentati. Anche qui rendete il passaggio molto semplice: inserite nell'e-mail un chiaro call to action che riporta ad una pagina web con 5 campi liberi dove inserire gli indirizzi delle persone a cui si vuole girare l'e-mail così da rendere automatizzato l'inoltro.

Diciamo chiaramente ai nostri clienti soddisfatti di parlare dei nostri servizi. Una volta completata una vendita inviate un breve questionario "customer feed back" dove dite apertamente al cliente di far girare la voce di quanto siete stati bravi a soddisfare le sue esigenze.

In breve per favorire il passa parola bisogna:

- offrire qualche cosa che i tuoi competitors non offrono (vedi per esempio Amazon.com che offre ai suoi clienti la consegna gratuita delle merci acquistate on line)
- ricordare ai clienti di far girare la voce (dillo ad un amico - inoltra questa e-mail - sei contento del nostro servizio? parla di noi a un tuo amico!) e rendere facile e veloce l'utilizzo dei form.

Quale è il miglior promotore dei noistri servizi/prodotti?

Un cliente contento!!

Investite tutti i vostri sforzi, sia economici che di tempo, per far veramente contenti i vostri clienti. Offritegli quello che altri non danno: tempo e attenzione. Ascoltate i loro commenti e su quelli cercate di migliorarvi, è solamente il cliente che deciderà se tu puoi sopravvivere nel mercato, non le tue belle campagne pubblicitarie.

Immaginatevi se la Telecom investisse i soldi che butta in ORRENDE campagne televisive nello sviluppo di un vero customer service, capace di risolverti con un una sola telefonata e con professionalità ogni situazione. Pensate se Telecom investisse la metà dei soldi che butta nel ce...o con campagne sui giornali e pannelloni pubblicitari nella formazione di un vero staff di professionisti da inserire nei call center..... il risultato sarebbe che Telecom potrebbe contare su clienti felici e questi clienti felici parlerebbero di quanto sono soddisfatti con altri clienti di altre compagnie telefoniche non felici e magari li aiuterebbero a cambiare ad un compagnia che cura gli interessi di un cliente invece di stuprarlo quotidianamente.

Non è utopia, si chiama solo customer service, chi lo capisce oggi vincerà nel mercato e avrà in cambio una forza vendita "gratuita" più forte e convincente di qualsiasi altro venditore part time a contratto a progetto : i clienti!!

domenica 11 febbraio 2007

Come creare una campagna di e-mail marketing - definizione degli obbiettivi e creazione della e-mail

Capita l'importanza del permission marketing e creata una buona lista in house di contatti di clienti che hanno già acquistato o comunque utilizzato dei servizi nel nostro sito web, si può iniziare a pianificare una campagna e-mail.

Nel pianificare una campagna di e-mail marketing è necessario identificare i reali obbiettivi che con questa si vogliono raggiungere. In generale questi potrebbero essere :

- acquisizione di nuovi clienti
- mantenimento clienti già acquisiti tramite up selling e cross selling
- comunicare con i clienti (controlli di qualità, comunicazione eventi speciali ecc)

Le variabili che influenzano una campagna di e-mail marketing possono essere così semplificate:

- creatività
- offerta
- timing
- targeting


Creatività

Sviluppo grafico della mailing. Qui si deve decidere se optare per una e-mail di semplice testo o in HTML. Certamente l' e-mail HTML può essere di forte impatto grafico confronto al semplice testo, bisogna però considerare che non tutti i riceventi visualizzeranno l' e-mail come vista sul vostro PC, in quanto non tutti avranno la stessa risoluzione dello schermo, lo stesso sitema operativo o simili. La decisione deve comunque essere dettata da quello che il vostro target audience preferisce: nel momento in cui un visitatore si iscrive alla vostra mailing list infatti non è stupido chiedergli con che tipo di scrittura egli preferirà ricevere le vostre e-mail (testo o HTML).


Offerta

A seconda degli obbiettivi della nostra campagna il giusto prodotto per il giusto cliente dovrà essere promosso nella vostra e-mail.


Timing

La domanda più frequente di chi vuole impostare una campagna e-mail è: quando è il momento migliore della settimana per spedire l'offerta? Tutto dipende da chi è il vostro interlocutore. Se operate nel B2B (business to business) chiaramente il momento migliore è durante le ore di lavoro, dove il potenziale acquirente è sicuramente on line che interagisce con il suo PC. Nei vari forum e blogs ho sempre letto che il martedì e il giovedì sono considerati come giorni migliori per comunicazioni B2B, mentre il lunedì e il venerdì (inizio e fine settimana lavorativa) come i peggiori.

Nel caso di un rapporto B2C (business to client) il periodo migliore potrebbe essere durante il week end, momento in cui il potenziale cliente ha più tempo per valutare l'offerta e possibilmente comprare. Non esiste comunque una formula magica uguale per tutti, solo voi conoscete il profilo e le abitudini dei vostri clienti, il segreto come sempre è provare, testare e migliorare.


Targeting

Come si può facilmente notare, i punti precedenti sono strettamente legati con il targeting, cioè con lo studio del data base in nostro possesso, e con la nostra capacità di estrappolare dal DB gruppi di contatti a cui dedicare un certo tipo di comunicazione. Le informazioni che vengono per prima prese in cosiderazione sono l'età e il sesso del ricevente che naturalmente influenza lo stile in cui una e-mail è scritta, (formale per un lettore più anziano, più cool per un cliente più giovane), oppure che ne influenza la scelta dell'oggetto della promozione.

Scendendo più nel dettaglio si può quindi iniziare a creare gruppi di contatti risalendo a quali acquisti nel passato il singolo cliente ha fatto (tipologia e valore dell'acquisto) definendo quale promozione più gli si addice.

Nessuno di noi ha tempo infinito per lavorare su una campagna e-mail, pertanto il mio consiglio è quello di considerare lo sviluppo della parte "creatività" come quella a cui dedicare meno tempo. Non fraintendetemi, naturalmente il design e la comunicazione sono molto importanti, così come il prodotto promosso e il time to market, però tra le voci qui sopra menzionate sicuramente il targeting è quella che ha più peso nella riuscita o meno di una campagna.

sabato 10 febbraio 2007

E-mail marketing e l'importanza del permission Marketing

Quante e-mail che vogliono vendervi Viagra, antidepressivi o cose simili ricevete al giorno?? Io personalmente una tonnellata!! Quando timidamente ho iniziato le mie prime campagne di link building nelle directories più disparate mi è sicuramente capitato di inserire i miei dati e indirizzo e-mail (stupidamente quello privato) in siti che poi non hanno avuto alcun problema a rivendersi la mia e-mail, senza naturalmente avere ricevuto alcuna autorizzazione da parte mia, a compagnie che hanno iniziato a tempestare la mia casella outlook con immondezza.

Naturalmente queste aziende a loro volta avranno passato o venduto le loro liste di e-mail a altre aziende, aumentando così le già copiose spam e-mail che quotidianamente mi fanno perdere almeno 15 minuti della mia giornata nel tentativo di bloccarne i sender.... moltiplicate questi minuti per un anno lavorativo.....

Sebbene chiunque utilizzi la posta elettronica sia costantemente tediato da questi attacchi SPAM, l'e-mail marketing è ancora considerato un mezzo efficacissimo, se non il più efficace, per vendere on line e mantenere un cliente già acquisito. Il "segreto", come in tutte le cose, è farlo nella maniera giusta.

In questo campo un certo Seth Godin con il suo libro Permission Marketing mi ha fatto aprire gli occhi sulla necessità, in questa era dove chiunque è quotidianamente bombardato da pubblicità, di "parlare" con chi realmente ti vuole stare a sentire e ancora di più con chi ti ha autorizzato a parlargli.

Questo permesso è molto semplice da chiedere, tutti conoscerete infatti quelle semplici box presenti alla fine di un form di richiesta on line dove si domanda l' autorizzazione al cliente di poterlo ricontattare in futuro.... bene , usateli e rispettate quello che il cliente decide!!

Scrivete in maniera diretta che la vostra azienda rispetta la privacy dei propri clienti e che la loro e-mail non sarà ceduta a terzi... oltre a dirlo, naturalmente fatelo! Il successo in internet si basa moltissimo sulla capacità di un sito di trasmettere la giusta fiducia, non c'è cosa migliore pertanto che dire esplicitamente al potenziale cliente che voi lo rispettate e che, se lui vuole, avete la possibilità di aiutarlo anche nel futuro con i bellissimi prodotti che voi vendete.

Nel mercato la cosa più costosa è acquisire nuovi clienti, meno costoso è invece fidelizzare un cliente già acquisito facendolo diventare un cliente abituale. Una volta che la fiducia e il permesso dell'acquirente sono raggiunti, l' e-mail è tra gli strumenti più efficaci e più cost effective per mantenere nel tempo un cliente. Un esempio tra tutti è www.amazon.com che è riuscito ad andare oltre alle normali campagne e-mail che presentano in maniera random prodotti di un market place. Amazon.com è riuscito infatti a personalizzare le proprie campagne e-mail secondo i gusti del ricevente basandosi sugli acquisti da lui effettuati nel sito, arrivando a dei tassi di conversione senza uguali.

Date sempre la possibilità al cliente di poter rinunciare a ricevere la vostra newsletter o mailing inserendo nella e-mail in maniera chiara e visibile la possibilità di cancellare il proprio indirizzo dal vostro data base. Rendete questa operazione semplice e rispettatela, anche questo fa parte della giusta etica che alla lunga ripaga.

giovedì 1 febbraio 2007

Importanza della cura dei contenuti

In molti blog o articoli SEO vi imatterete nel consiglio "scrivi per colui che legge, non per i motori di ricerca". Un semplice consiglio... facile seguirlo? non tanto!

Per quanto ci si possa impegnare a scrivere liberamente, la tentazione di aumentare la densità delle parole chiave all'interno del testo o del description tag tralasciando quelle che sono regole basilari della nostra lingua è forte. Nel breve termine quello che viene chiamato Keywordstuffing può anche aiutare un sito a salire di qualche posizione nei risultati di ricerca, per coloro che hanno progetti un po' più lungimiranti però la naturalezza nello scrivere porterà sicuramente più frutti, anche se dopo un po' di tempo e tanta pazienza.

Come già discusso nel post dove ho parlato di strategie di Link Building , la naturalezza nello scrivere e la capacità di diventare una fonte autorevole e di riferimento in certi canali tematici può aiutarci ad attrarre link univoci di gente che apprezza il nostro lavoro e che ritiene i nostri contenuti degni di essere menzionati nei propri siti web.

Scrivere dei contenuti, o meglio copywriting, tenendo sempre a mente il visitatore umano di un sito web aumenta infine drasticamente anche la capacità di conversione del visitatore in un cliente... cosa che, se ci pensiamo bene, è lo scopo principale di quasi tutti i siti... ottenere dal visitatore una azione, che sia essa acquisto, iscrizione ad una newsletter, donazione a scopo benefico o simili.

Scrivere con naturalezza non vuol dire però non badare ad alcune regole base della ottimizzazione di una pagina web, infatti alla base di tutto ci deve essere una accurata ricerca delle parole chiave inerenti al tema trattato nella pagina che stiamo editando (per più dettagli sulla corretta ricerca delle parole chiave vi rimando a un mio recente post sulla ottimizzazione di una pagina web) che poi dovranno essere inserite ad arte con tutte le loro varianti (plurali, sinonimi, frasi composte) nel testo di ogni pagina web del vostro sito.