sabato 14 aprile 2007

10 indispensabili steps per ottimizzare un nuovo sito Web

Riassumere non fa mai male, ecco perchè ho deciso di fare una breve lista di quelli che, secondo me, sono i primi 10 step da affrontare quando si lancia un nuovo sito. Questo riassunto, che toccherà vari punti già trattati nel Blog, è rivolto certamente a chi si affaccia ora al mondo del SEO ma anche ad utenti più esperti per avere sotto mano una sorta di check list dei lavori "on the page" da impostare alla nascita di un sito.

1 - Investire almeno 100 Euro in Adwords per scoprire quanto traffico portano e come convertono le parole chiave trovate tramite i Keyword Tools che si hanno a disposizione.

2 - Creare il testo di ogni pagina web utilizzando le parole chiave scoperte con il punto 1 cercando di scrivere per i visitatori e non per i motori di ricerca. Ogni pagina dovrebbe avere le sue 2/3 parole chiave da targhetizzare.

3 - Scrivere per ogni pagina dei Title Tag brevi e descrittivi utilizzando le parole chiave che si vogliono targhetizzare per la pagina in questione. Ogni pagina dovrebbe aver un Title Tag diverso, in quanto si presume che ogni pagina del sito presenti un contenuto unico.

4 - Scrivere per ogni pagina dei Description Tag di circa 160 caratteri (inclusi spazi) descrivendo in maniera accattivante il contenuto della pagina. Non dimenticarsi che questo è il testo visibile nei risultati di ricerca dei motori di ricerca ed è quindi proprio questo testo che deve convincere a visitare il vostro sito. Utilizzare anche qui le parole chiave inerenti alla pagina!

5 - Fare si che tutti gli Headings e Sub-Headings del vostro Text Body siano racchiusi in H1 e H2

6 - Tracciate con i Breadcrumbs i percorsi dalla Home alle pagine interne. Questo facilita la navigabilità del sito e vi permette di ripetere la vostra parola chiave inerente alla pagina!

7 - Create una Site Map del sito. Vi consiglio di crearla una volta che tutti i title tags sono stati creati e dopo che tutti i link interni del vostro sito sono stati controllati

8 - Create una pagina dove poter piazzare i link dei siti con cui vorrete fare scambio di link. Ancora meglio sarebbe creare una sorta di directory suddivisa in vari canali tematici inerenti al vostro business

9 - Descrivete ogni foto delle vostre pagine con un breve Alt - tag. NB: Non serve a niente ai fini dell'ottimizzazione inserire qui tonnellate di Keywords..

10 - Inserite il codice di un sofware che vi permette di controllare il vostro traffico tipo Analytics o Webalizer o simili.

Siete liberi di migliorare o aggiungere nuovi punti nei commenti.

lunedì 9 aprile 2007

Alla ricerca della giusta Keyword, part 2

Un metodo di ricerca produttivo e veloce da accostare ai Keyword Tool menzionati nel precedente post sulla ricerca delle giuste Keyword è senza dubbi Adwords. Lanciare una campagna con Adwords vi permette infatti di testare, in un tempo relativamente breve, una quantità potenzialmente infinita di Keywords.

La maggior parte dei Keyword Tools , sebbene utilissimi per capire esattamente cosa la gente ricerca e per scoprire parole che magari non utilizziamo nel nostro colloquiare quotidiano, non danno un parametro completamente affidabile sulla quantità di ricerche effettuate mensilmente. Molte volte mi è capitato di fare una ricerca per una parola chiave con overture il quale stabiliva un volume di ricerca di 1000 ricerche mensili, faccio per dire, mentre WordTracker ne mostrava più di 3000.

Ribadisco che i keyword Tools possono darvi una grossa mano d'aiuto per recuperare un numero impressionante di parole chiave relate al vostro business, Adwords vi permette in più di testare queste parole e verificare in breve tempo quali sono le parole che portano più traffico e, se siete in grado ti fare un buon tracking attraverso Tools come Analytics e avete tempo di analizzare i vostri file di log, di riconoscere infine le parole che meglio convertono.

In una fase iniziale delle campagna vi consiglio di utilizzare la funzione di broad match delle parole chiave così da poter scoprire ancora nuove frasi che la gente ricerca, anche per questo vi serve una buona strategia di tracking e un po' di tempo per analizzare i file di log. Una volta raccolti un po' di dati dalla campagna si può iniziare a restringere il campo delle parole chiave utilizzando quelle che più convertono e non focalizzando unicamente su quelle che portano grossi volumi di traffico, sfruttando quindi la funzione di Adwords detta Exact Match .

Riconosciuta la vostra , o le vostre, parola chiave che meglio converte siete infine pronti ad otimizzare la vostra pagina web per quella parola migliorando così il vostro posizionamento nei risultati organici.

sabato 31 marzo 2007

Consigli sulla ricerca della giusta Keyword

La fase di ricerca delle Keyword non può essere limitata al solo momento della creazione del testo delle pagine web. Il "metti online e dimentica" non paga, le keyword necessitano infatti di una costante ricerca e miglioramento, al fine di avere la certezza di puntare sulla migliore parola chiave che rappresenti al meglio il vostro business e che, oltre a portare un buon numero di visitatori, riesca anche a convertire questi in clienti.

Ho già parlato di come ottimizzare una pagina web , questo step deve essere, a parer mio, ripetuto ciclicamente per ogni pagina importante del vostro sito. Recentemente ho scoperto nuovi Keyword tools gratuiti che mi stanno dando una grosso aiuto a trovare parole chiavi sempre più interessanti, prassi che, come detto, dovrebbe essere la base e una costante di ogni campagna SEO.


Keyword tools gratuiti

SeoBook Keyword suggestion Tool

Overture

KeywordDiscovery suggestion Tool

Google Adwords Keyword Tool

Freekeywords WordTracker

Quello che ultimamente sto utilizzando di più è quello di Aaron Wall, SeoBook Keyword suggestion Tool, in quanto raggruppa i risultati di tutti i tools qui sopra menzionati, dando la possibilità di avere una overview generale di più risultati allo stesso tempo... NOT BAD!

Una volta raggiunto un discreto PR, grazie a campagne link produttive, vi accorgerete che anche piccole variazioni sul testo della pagina vi aiuteranno, o penalizzeranno, a migliorare, o peggiorare, il vostro posizionamento.

Lo stesso discorso vale anche per le campagne pay per click , anche qui è infatti necessaria una continua ricerca e utilizzo di nuove parole chiave per migliorare il rendimento dei vostri annunci.

Buona ricerca a tutti allora!

giovedì 22 marzo 2007

Social Media Marketing

Vi segnalo un post, non recentissimo, ma che è ancora decantato come punto di inizio per chi vuole comprendere più a fondo cosa è esattamente la Social Media Optimization. In questo post Rohit Barghava ci elenca e specifica le sue 5 regole base del S.M.O.

Letto questo vi segnalo inoltre anche il post di Ben Willis (MarketingPilgrim.com) che ci spiega invece le sue 5 regole del Social Media Marketing. Dagli ottimi consigli che si possono trovare in questi due posts, io personalmente sto cercando di mettere in piedi la seguente strategia:

Social bookmarkings

Siti come del.icio.us o www.technorati.com permettono agli utenti di salvare nel loro server i propri link di siti preferiti, sincronizzando il proprio browser con lo spazio personale dell'utente. Questo ti dà la possibilità di accedere potenzialmente da qualsiasi PC ai tuoi preferiti semplicemente attraverso il login alla tua area cliente. La parte più interessante è che i tuoi preferiti possono essere, a tua discrezione, condivisi con altri utenti che accettano i tuoi preferiti e li condividono a loro volta con il proprio network e così via, potenzialmente, all'infinito. Capite bene la popolarità che le vostre pagine potrebbero quindi ottenere!

Youtube e Flickr

Stando alle statistiche di Alexa.com, YouTube è il 4° sito più visitato al mondo. Penso che questo dato da solo spieghi il potenziale di visibilità che questo sito rappresenta per chiunque. Non vi sto certo consigliando di spammare il 4° sito più visitato al mondo, ma certamente non vi posso negare che facendo l'upload di un video, coerente con il vostro business, utilizzando i corretti TAG, naturalmente coerenti al contenuto del video, e mettendo in evidenza l'Url del vostro sito.... potetrete notare un certo aumento di visite verso il vostro sito. Vi ricordo infine che YouTube è di proprietà di Google.....

Flickr, di propietà di Yahoo! come tra l'altro anche del.icio.us, vi consente invece di salvare e condividere le vostre più belle, ma anche le più brutte, foto. Yahoo! dà una buona visibilità nei suoi risultati di ricerca ai TAG che descrivono queste foto.... immagino che avete già capito cosa voglio dirvi.

ATTENZIONE: c'è una grossa differenza tra dare un "servizio" attraverso i vostri video o foto alla community a cui li proponete e lo SPAM. Le cose fatte bene e con criterio durano a lungo e portano risultati costanti, le SPAMMATE sono solo delle meteore....passano molto velocemente ;-)

Forum

Una delle prime regole del word of mouth marketing è quella di ascoltare attivamente quello che dicono i nostri clienti e partecipare ai loro discorsi aiutandoli a risolvere i loro problemi o a capire il perchè di certe scelte. Quale posto migliore dei Forum specializzati per fare questo. Siate sinceri su chi siete e quale è la vostra professione, questo vi darà ancora più credibilità. Partecipate attivimente alla vita del Forum e contribuite con la vostra conoscenza nel vostro campo ad aiutare gli altri e far crescere la community... il ritorno è assicurato!


Marketing mix

Non c'è una ricetta universale delle tecniche o strategie da utilizzare per promuovere il proprio on line business vista l'ampia differenza di target, comunicazione e prodotti che ogni sito ha nei confronti degli altri. Per ora vi segnalo il seguente MIX che sto cercando di utilizzare per i miei siti con risultati, al momento, promettenti:

- ottimizzazione del sito (copywriting e link building)
- Adwords
- SMO (sebbene ancora in una fase embrionale)

sabato 3 marzo 2007

Tecniche SEO, il loro tramonto si avvicina?

Da poco ho letto un bell' articolo sul sito di searchenginewatch.com, "Think like a search engineer", che parte da una ottima prospettiva per cercare di capire meglio in che direzione stanno andando gli svilippatori degli algoritmi dei maggiori motori di ricerca.

Eric Enge si immedesima in prima persona in uno sviluppatore di Google il cui scopo principale di ogni giornata lavorativa è quello di fornire a colui che utilizza il motore di ricerca dei risultati sempre più rilevanti per la sua ricerca. Enge si sofferma sulla necessità del motore di ricerca di fidelizzare lo user a utilizzare il proprio servizio facendogli trovare esattamente quello che cerca inviandolo nella migliore fonte possibile. Come già discusso uno user contento ritorna, più users significano per Google, come per gli altri motori di ricerca, più persone che potenzialmente possono cliccare sulla pubblicità, che a oggi rappresenta il 90% della sua fonte di guadagno.

Questa necessità e goal aziendale ha portato al recente sviluppo di tecnologie che permettono di mostrare risultati sempre più personalizzati, influenzati cioè dalle abitudini di ricerca del singolo user.

Come fa Google a sapere cosa ci piace e cosa no?

Partiamo dalla Toolbar che penso ormai chiunque ha implementato nel proprio Browser, io personalmente ormai uso solo quella per qualsiasi ricerca devo fare. Penso che con tutti i dati che nell'arco di una anno è riuscito ad immagazzinare, Google sappia benissimo quali sono i miei canali di interesse e che genere di siti clicco di più nei risultati di ricerca.

Aggiungete che io posto su Blogger, proprietà di Google, che come posta elettronica uso Gmail, che per le mie campagne pay per click uso Adwords e che per monitorare i miei siti uso Analytics..... penso che di informazioni sul mio profilo "Big Brother" ne abbia più che abbastanza, e sono sicuro di non essere proprio l'unico sulla faccia della terra a essere così ben monitorato.

La recente novità di Google è stata quella di implementare le ricerche personalizzate, pertanto, se siete logati in qualsiasi servizio sopramenzionato e contemporaneamente fate una ricerca, anche dalla toolbar, quello che da ora in poi visualizzerete nei risultati, potrebbe non essere uguale a quello del PC del vostro collega che ha abitudini completamente diverse dalle vostre. Sempre di più in futuro i risultati forniti dalle ricerche sui motori di ricerca, oltre che dai fattori che tutti bene conosciamo, saranno quindi influenzati più da noi stessi o meglio dalle nostre abitudini che da come una pagina verrà disegnata.


Ci avviciniamo all'estinzione delle tecniche SEO?

Penso che non sia ancora il caso di correre ad allarmismi del genere, bisogna però essere consapevoli di questa evoluzione e iniziare a documentarsi di più sulla crescita di nuove strategie di posizionamento. Questa nuova strategia è già stata apostrofata dai nostri amici di oltre oceano come Social Media Optimization (SMO) . Per l'importanza e la vastità si questo argomento mi impegno a scrivere un post dedicato al più presto.

domenica 25 febbraio 2007

Comprare link text.. è necessario?

Iscrivere il proprio URL nelle Directories è una buona pratica per incominciare a far conoscere il proprio sito nelle prime fasi del suo lancio. Alcune directories hanno ancora potere di passare PR altre sempre meno, se non addirittura nullo, da quando Google si è imposto di svalutare ogni pratica che mira a manipolare i risulrati delle Serp.

Nei vari blog e nei forum si discute al momento della validità dei link acquistati da altri siti, directory o blogs. A detta di molti questa è una pratica che ormai non serve a molto. La mia opinione è che invece comprare i link testuali ha ancora senso purchè, come per tutte le cose, sia fatto in una maniera scientifica.

Penso che l'obbiettivo primario di una acquisto di un link non debba essere quello di accrescere il proprio PR ma invece di indirizzare traffico targhetizzato verso il proprio sito. Per ora non ho mai pagato nessuna directory per inserire i miei URL nei loro indici e penso che non lo farò, neanche per directory di una certa importanza come Yahoo Directory.

Se invece si trova un sito con una notevole esposizione e siamo certi che questo sia prominente nel canale tematico trattato dal nostro sito, non vedo cosa ci sia di controproducente nell'acquistare un link testuale che rimandi al nostro sito. Il Link testuale è semplicemente una forma diversa di pubblicità, proprio come i Banner, i video o quantaltro, e per tale deve essere identificata.

Vi consiglio alcune precauzioni da prendere al momento della scelta del sito, o blog, da cui acquistare un link testuale:

- verificate che lo spazio nella pagina dove il vostro link sarà piazzato non presenta testo come "Sponsored Links" o "advertiser link". Queste scritte possono esserci ma è preferibile che siano delle immagini
- nella pagina non devono essere presenti più di dieci links in uscita

Pagine che non usano queste semplici precauzioni sono, a parer mio, più facilmente individuabili da Google come "zone di compravendita" pertanto i link in uscita potrebbero essere "alleggeriti" di quel peso utile alla crescita del vostro PR. Torno a dire che, se anche questi basilari requisiti non fossero rispettati, ma voi ritenete che il sito in questione possa dirottare sul vostro del traffico importante, allora non esitate e procedete con l'acquisto.

sabato 24 febbraio 2007

SEO Copywriting: creare contenuti che aiutano nel posizionamento nei motori di ricerca

Prima il segreto stava nell'azzeccare la corretta densità e frequenza delle parole chiave nella pagina, nel Title e nel Description Tag e il gioco era pressochè fatto: magicamente si riusciva a salire di posizione con la parola chiave desiderata. Ora che il gioco si sta spostando sempre più off the page piuttosto che on the page e che il Link Building diventa sempre più la chiave di volta per il posizionamento di ogni sito, le cose si fanno ben più difficili.

Dall' inesorabile evoluzione degli algoritmi dei maggiori motori di ricerca, nasce la necessità di impostare la propria strategia per scrivere nel web focalizzando due obbiettivi ben precisi:

- convertire il visitatore in cliente
- acquisire link.

Come già discusso, nella formulazione dei contentuti di un sito non bisogna tralasciare i principi base su come rendere una pagina web più engine friendly e così il relativo testo, ma ora più che mai un grande sforzo deve essere impiegato nello scrivere contenuti significativi per il proprio audience che, se contento del tuo lavoro, manifesterà il suo apprezzamento con quello che oramai è considerato come una sorta di voto, il Link.

E' da specificare comunque che cercare di aumentare la densità e la frequenza delle parole chiave e perfezionare la loro collocazione nel Text Body è una pratica che ancora da risultati ma solamente una volta che il sito, o meglio la pagina, ha acquisito quella quantità e qualità di link necessaria ad aumentare la sua "notorietà" presso i motori di ricerca.

sabato 17 febbraio 2007

Fai parlare di te! L'importanza del "word of mouth" e del viral marketing

In un era dove tutto, o almeno tantissimo, è già stato inventato e dove è più semplice che un prodotto rimanga nell'anonimato che no, diventa sempre più vitale cercare di differenziarsi dai propri competitors.

Quello che già ora fa la differenza è il modo in cui interagiamo con i nostri clienti, il valore aggiunto che riusciamo a dare al nostro prodotto tramite il nostro servizio, in poche parole la customer relation che riusciamo ad impostare con i nostri clienti.

Quanti siti al momento vendono viaggi ? Milioni! Per farti notare ormai devi offrire al tuo cliente un servizio che si colloca ad un estremo offrendo prezzi più bassi in assoluto o i prezzi più alti in assoluto (giustificati naturalmente da un servizio fuori dal comune). Le vie di mezzo (un prodotto medio che tutti hanno) non esistono più o almeno non sopravviveranno a lungo.

Per parlare del tuo prodotto il mercato ha bisogno di ricevere in cambio qualcosa di veramente speciale. Come detto, un servizio standard non fa parlare di se invece il prezzo più basso del mercato oppure un added value che nessun altro competitor da, darà al cliente quel "momento shock" che ti regalerà una migliore esposizione dato che la gente comincerà a parlare di come sei riuscito a colpirli.

Per alcuni esempi di casi di aziende che sono state molto brave a far crescere l'interesse del mercato tramite inusuali standard di servizio e conseguentemente stimoltato il passa parola (word of mouth), vi consiglio di leggere questo blog http://www.womma.com/news/ insieme al libro del mio autore americano preferito: Seth Godin con il libro Purple Cow.

Bene, ora abbiamo capito che per differenziarsi dalla folla dobbiamo fare qualche cosa di speciale, creare appunto la "mucca viola", dando ai nostri clienti qualche cosa che gli altri non danno.

Il prossimo step e cercare di facilitare il passaggio di parola sul nostro prodotto: Viral Marketing.

Dobbiamo pensare allo sviluppo di una strategia di viral marketing proprio come ad un viurs modello worm che con una rapidità eccezionale si propaga nella rete. Proprio così anche noi dobbiamo aiutare il nostro prodotto o servizio a rompere le barriere del nostro sito e diventare materia di discussione on line e off line.

Partiamo dalle cose più semplici:

Mettete in ogni pagina del vostro sito, in ogni articolo, in ogni foto la funzione : "dillo ad un amico". Rendete semplice per chi vuole parlare di quanto è particolare un vostro prodotto di condividerlo con un amico inserendo 3 semplici informazioni nel form :

- e-mail del mittente
- e-mail del ricevente
- piccolo campo testo libero che permette al mittente di personalizzare la spedizione

Rimarrete impressionati, come lo sono rimasto io, di quanta gente utilizza questa funzione.

Anche nelle vostre campagne di e-mail marketing scrivete chiaramente "inoltra questa e-mail ad un amico", magari offrendo come premio per il disturbo qualche cosa in cambio, come un piccolo sconto per ogni TOT di amici presentati. Anche qui rendete il passaggio molto semplice: inserite nell'e-mail un chiaro call to action che riporta ad una pagina web con 5 campi liberi dove inserire gli indirizzi delle persone a cui si vuole girare l'e-mail così da rendere automatizzato l'inoltro.

Diciamo chiaramente ai nostri clienti soddisfatti di parlare dei nostri servizi. Una volta completata una vendita inviate un breve questionario "customer feed back" dove dite apertamente al cliente di far girare la voce di quanto siete stati bravi a soddisfare le sue esigenze.

In breve per favorire il passa parola bisogna:

- offrire qualche cosa che i tuoi competitors non offrono (vedi per esempio Amazon.com che offre ai suoi clienti la consegna gratuita delle merci acquistate on line)
- ricordare ai clienti di far girare la voce (dillo ad un amico - inoltra questa e-mail - sei contento del nostro servizio? parla di noi a un tuo amico!) e rendere facile e veloce l'utilizzo dei form.

Quale è il miglior promotore dei noistri servizi/prodotti?

Un cliente contento!!

Investite tutti i vostri sforzi, sia economici che di tempo, per far veramente contenti i vostri clienti. Offritegli quello che altri non danno: tempo e attenzione. Ascoltate i loro commenti e su quelli cercate di migliorarvi, è solamente il cliente che deciderà se tu puoi sopravvivere nel mercato, non le tue belle campagne pubblicitarie.

Immaginatevi se la Telecom investisse i soldi che butta in ORRENDE campagne televisive nello sviluppo di un vero customer service, capace di risolverti con un una sola telefonata e con professionalità ogni situazione. Pensate se Telecom investisse la metà dei soldi che butta nel ce...o con campagne sui giornali e pannelloni pubblicitari nella formazione di un vero staff di professionisti da inserire nei call center..... il risultato sarebbe che Telecom potrebbe contare su clienti felici e questi clienti felici parlerebbero di quanto sono soddisfatti con altri clienti di altre compagnie telefoniche non felici e magari li aiuterebbero a cambiare ad un compagnia che cura gli interessi di un cliente invece di stuprarlo quotidianamente.

Non è utopia, si chiama solo customer service, chi lo capisce oggi vincerà nel mercato e avrà in cambio una forza vendita "gratuita" più forte e convincente di qualsiasi altro venditore part time a contratto a progetto : i clienti!!

domenica 11 febbraio 2007

Come creare una campagna di e-mail marketing - definizione degli obbiettivi e creazione della e-mail

Capita l'importanza del permission marketing e creata una buona lista in house di contatti di clienti che hanno già acquistato o comunque utilizzato dei servizi nel nostro sito web, si può iniziare a pianificare una campagna e-mail.

Nel pianificare una campagna di e-mail marketing è necessario identificare i reali obbiettivi che con questa si vogliono raggiungere. In generale questi potrebbero essere :

- acquisizione di nuovi clienti
- mantenimento clienti già acquisiti tramite up selling e cross selling
- comunicare con i clienti (controlli di qualità, comunicazione eventi speciali ecc)

Le variabili che influenzano una campagna di e-mail marketing possono essere così semplificate:

- creatività
- offerta
- timing
- targeting


Creatività

Sviluppo grafico della mailing. Qui si deve decidere se optare per una e-mail di semplice testo o in HTML. Certamente l' e-mail HTML può essere di forte impatto grafico confronto al semplice testo, bisogna però considerare che non tutti i riceventi visualizzeranno l' e-mail come vista sul vostro PC, in quanto non tutti avranno la stessa risoluzione dello schermo, lo stesso sitema operativo o simili. La decisione deve comunque essere dettata da quello che il vostro target audience preferisce: nel momento in cui un visitatore si iscrive alla vostra mailing list infatti non è stupido chiedergli con che tipo di scrittura egli preferirà ricevere le vostre e-mail (testo o HTML).


Offerta

A seconda degli obbiettivi della nostra campagna il giusto prodotto per il giusto cliente dovrà essere promosso nella vostra e-mail.


Timing

La domanda più frequente di chi vuole impostare una campagna e-mail è: quando è il momento migliore della settimana per spedire l'offerta? Tutto dipende da chi è il vostro interlocutore. Se operate nel B2B (business to business) chiaramente il momento migliore è durante le ore di lavoro, dove il potenziale acquirente è sicuramente on line che interagisce con il suo PC. Nei vari forum e blogs ho sempre letto che il martedì e il giovedì sono considerati come giorni migliori per comunicazioni B2B, mentre il lunedì e il venerdì (inizio e fine settimana lavorativa) come i peggiori.

Nel caso di un rapporto B2C (business to client) il periodo migliore potrebbe essere durante il week end, momento in cui il potenziale cliente ha più tempo per valutare l'offerta e possibilmente comprare. Non esiste comunque una formula magica uguale per tutti, solo voi conoscete il profilo e le abitudini dei vostri clienti, il segreto come sempre è provare, testare e migliorare.


Targeting

Come si può facilmente notare, i punti precedenti sono strettamente legati con il targeting, cioè con lo studio del data base in nostro possesso, e con la nostra capacità di estrappolare dal DB gruppi di contatti a cui dedicare un certo tipo di comunicazione. Le informazioni che vengono per prima prese in cosiderazione sono l'età e il sesso del ricevente che naturalmente influenza lo stile in cui una e-mail è scritta, (formale per un lettore più anziano, più cool per un cliente più giovane), oppure che ne influenza la scelta dell'oggetto della promozione.

Scendendo più nel dettaglio si può quindi iniziare a creare gruppi di contatti risalendo a quali acquisti nel passato il singolo cliente ha fatto (tipologia e valore dell'acquisto) definendo quale promozione più gli si addice.

Nessuno di noi ha tempo infinito per lavorare su una campagna e-mail, pertanto il mio consiglio è quello di considerare lo sviluppo della parte "creatività" come quella a cui dedicare meno tempo. Non fraintendetemi, naturalmente il design e la comunicazione sono molto importanti, così come il prodotto promosso e il time to market, però tra le voci qui sopra menzionate sicuramente il targeting è quella che ha più peso nella riuscita o meno di una campagna.

sabato 10 febbraio 2007

E-mail marketing e l'importanza del permission Marketing

Quante e-mail che vogliono vendervi Viagra, antidepressivi o cose simili ricevete al giorno?? Io personalmente una tonnellata!! Quando timidamente ho iniziato le mie prime campagne di link building nelle directories più disparate mi è sicuramente capitato di inserire i miei dati e indirizzo e-mail (stupidamente quello privato) in siti che poi non hanno avuto alcun problema a rivendersi la mia e-mail, senza naturalmente avere ricevuto alcuna autorizzazione da parte mia, a compagnie che hanno iniziato a tempestare la mia casella outlook con immondezza.

Naturalmente queste aziende a loro volta avranno passato o venduto le loro liste di e-mail a altre aziende, aumentando così le già copiose spam e-mail che quotidianamente mi fanno perdere almeno 15 minuti della mia giornata nel tentativo di bloccarne i sender.... moltiplicate questi minuti per un anno lavorativo.....

Sebbene chiunque utilizzi la posta elettronica sia costantemente tediato da questi attacchi SPAM, l'e-mail marketing è ancora considerato un mezzo efficacissimo, se non il più efficace, per vendere on line e mantenere un cliente già acquisito. Il "segreto", come in tutte le cose, è farlo nella maniera giusta.

In questo campo un certo Seth Godin con il suo libro Permission Marketing mi ha fatto aprire gli occhi sulla necessità, in questa era dove chiunque è quotidianamente bombardato da pubblicità, di "parlare" con chi realmente ti vuole stare a sentire e ancora di più con chi ti ha autorizzato a parlargli.

Questo permesso è molto semplice da chiedere, tutti conoscerete infatti quelle semplici box presenti alla fine di un form di richiesta on line dove si domanda l' autorizzazione al cliente di poterlo ricontattare in futuro.... bene , usateli e rispettate quello che il cliente decide!!

Scrivete in maniera diretta che la vostra azienda rispetta la privacy dei propri clienti e che la loro e-mail non sarà ceduta a terzi... oltre a dirlo, naturalmente fatelo! Il successo in internet si basa moltissimo sulla capacità di un sito di trasmettere la giusta fiducia, non c'è cosa migliore pertanto che dire esplicitamente al potenziale cliente che voi lo rispettate e che, se lui vuole, avete la possibilità di aiutarlo anche nel futuro con i bellissimi prodotti che voi vendete.

Nel mercato la cosa più costosa è acquisire nuovi clienti, meno costoso è invece fidelizzare un cliente già acquisito facendolo diventare un cliente abituale. Una volta che la fiducia e il permesso dell'acquirente sono raggiunti, l' e-mail è tra gli strumenti più efficaci e più cost effective per mantenere nel tempo un cliente. Un esempio tra tutti è www.amazon.com che è riuscito ad andare oltre alle normali campagne e-mail che presentano in maniera random prodotti di un market place. Amazon.com è riuscito infatti a personalizzare le proprie campagne e-mail secondo i gusti del ricevente basandosi sugli acquisti da lui effettuati nel sito, arrivando a dei tassi di conversione senza uguali.

Date sempre la possibilità al cliente di poter rinunciare a ricevere la vostra newsletter o mailing inserendo nella e-mail in maniera chiara e visibile la possibilità di cancellare il proprio indirizzo dal vostro data base. Rendete questa operazione semplice e rispettatela, anche questo fa parte della giusta etica che alla lunga ripaga.

giovedì 1 febbraio 2007

Importanza della cura dei contenuti

In molti blog o articoli SEO vi imatterete nel consiglio "scrivi per colui che legge, non per i motori di ricerca". Un semplice consiglio... facile seguirlo? non tanto!

Per quanto ci si possa impegnare a scrivere liberamente, la tentazione di aumentare la densità delle parole chiave all'interno del testo o del description tag tralasciando quelle che sono regole basilari della nostra lingua è forte. Nel breve termine quello che viene chiamato Keywordstuffing può anche aiutare un sito a salire di qualche posizione nei risultati di ricerca, per coloro che hanno progetti un po' più lungimiranti però la naturalezza nello scrivere porterà sicuramente più frutti, anche se dopo un po' di tempo e tanta pazienza.

Come già discusso nel post dove ho parlato di strategie di Link Building , la naturalezza nello scrivere e la capacità di diventare una fonte autorevole e di riferimento in certi canali tematici può aiutarci ad attrarre link univoci di gente che apprezza il nostro lavoro e che ritiene i nostri contenuti degni di essere menzionati nei propri siti web.

Scrivere dei contenuti, o meglio copywriting, tenendo sempre a mente il visitatore umano di un sito web aumenta infine drasticamente anche la capacità di conversione del visitatore in un cliente... cosa che, se ci pensiamo bene, è lo scopo principale di quasi tutti i siti... ottenere dal visitatore una azione, che sia essa acquisto, iscrizione ad una newsletter, donazione a scopo benefico o simili.

Scrivere con naturalezza non vuol dire però non badare ad alcune regole base della ottimizzazione di una pagina web, infatti alla base di tutto ci deve essere una accurata ricerca delle parole chiave inerenti al tema trattato nella pagina che stiamo editando (per più dettagli sulla corretta ricerca delle parole chiave vi rimando a un mio recente post sulla ottimizzazione di una pagina web) che poi dovranno essere inserite ad arte con tutte le loro varianti (plurali, sinonimi, frasi composte) nel testo di ogni pagina web del vostro sito.

mercoledì 31 gennaio 2007

Link building

Tra tutti i fattori che possono aiutare un sito web a guadagnare credibilità e trust i link sono sicuramente quelli più difficili da "manovrare" a nostro piacimento al contrario di altri che in precedenza abbiamo analizzato. Ecco perchè sempre di più i links stanno diventando lo strumento più importante nella ottimizzazione dei siti nei motori di ricerca.

Perchè i link sono così importanti nella ottimizzazione di un sito web?

Ogni volta che il vostro sito viene linkato da un altro riceve una sorta di "punteggio" agli occhi del motore di ricerca. Un link equivale ad una raccomandazione fatta da qualcun altro che ritiene che i contenuti del vostro sito siano rilevanti per un determinato tema. E' difficile che un sito con dei contenuti terribili e poco rilevanti possa ricevere dei links, pertanto la prima cosa che bisogna fare per lanciare una campagna link e fare il massimo per sviluppare dei contenuti validi per cui sarà facile essere spontaneamente raccomandati da altri siti . Naturalmente è più facile a dirsi che a farsi, però già capire questa base può essere un buon punto di inizio.

Puntare alla qualità dei link più che alla quantità

Sono ormai finiti i tempi in cui si poteveno facilmente eludere i motori di ricerca guadagnando una esagereta visibilità unicamente partecipando alle Link Farm, cioè network di migliaia di siti che si scambiano link. 1000 link da On line Casino o siti di Viagra non vi porteranno da nessuna parte mentre un bel link da un sito con alto trust (già conosciuto e ben posizionato nei motori di ricerca) che è coerente con il tema trattato nel vostro sito, avrà sicuramente un effetto molto più incisivo.

Da dove iniziare una campagna link

All'inizio non è per niente facile riuscire a ricevere dei link da altri siti, soprattutto quando il sito è nuovo e ancora non ben sviluppato. L'ottimizzazione è un qualcosa che richiede tempo, i risultati non arrivano dall'oggi al domani e a volte è frustrante e laborosio contattare decine di siti per richiedere uno scambio di link e non ricevere alcuna risposta... pertanto il mio consiglio è quello di concentrarsi nello scrivere dei contenuti sempre migliori, che possano interessare più persone e che risultino autoritari nel vostro settore.

Per fare un esempio banale, un proprietatio di un sito che vende fiori on line potrebbe dedicare una parte del sito a consigli su come curare le piante o avere uno spazio di inserti di articoli di botanica o simili. Scrivete in maniera diretta al vostro odiens, pensate sempre a cosa voi vorreste trovare in un sito che tratta di ciò che più vi piace. Questo vi aiuterà a creare contenuti, contenuti interessanti e conseguentemente linkabili.

Parallelamente si può iniziare a segnalare il proprio sito nelle directories, scegliendo magari alcune directory di nicchia specializzate nel tema trattato dal vostro sito. Per maggiori informazioni leggete uno dei miei primi post sulle directories.

In seguito si possono anche contattare altri webmaster di siti con contenuti inerenti al nostro tema per chiedere uno scambio di link. C'è da notare comunque che al momento, e sicuramente sempre di più nel futuro, vengono considerati come più utili e con più valore i link univoci , cioè quelli che avvengono in maniera più spontanea, piuttosto che quelli reciproci. In breve il link Sito A - Sito B ha più peso che il link Sito A - Sito B / Sito B - Sito A.

Da poco ho scovato un blog molto interessante dove potete trovare consigli interessanti su come meglio scrivere contenuti di pagine web per aumentare la propria link popularity da altri siti, è in Inglese, ma lo sforzo vale la pena, enjoy it!

sabato 27 gennaio 2007

Come ottimizzare il testo delle pagine di un sito web

Come già detto nel post precedente, è importante targhetizzare per ogni pagina almeno 2 frasi chiave a seconda del contenuto e del prodotto che si vuole pubblicizzare.

Anche qui la ricerca della parola chiave è molto importante, in questa operazione si deve dare particolare attenzione a scegliere parole che realmente la gente ricerca e per le quali si hanno possibilità obbiettive di posizionarsi bene nei risultati di ricerca.

Nel mercato sono presenti vari tools che ci possono aiutare in questo, WordTracker è uno di questi, come già menzionato nel mio post di come impostare una campagna pay per click. Un altro tool gratuito e molto utile è quello offerto dall'ex Overture .

Scegliere la giusta parola chiave per ottimizzare la pagina

Iniziate con l'inserire una parola generica che descriva il contenuto della vostra pagina in uno dei tools consigliati e cercate le combinazioni di parole che più descrivono il vostro prodotto o la pagina su cui state lavorando. Una volta scelte le frasi chiave più rappresentative, composte da due/tre parole, analizzate attraverso una semplice ricerca della frase chiave su Google quante pagine competono sulla stessa frase.

Per restringere un po' il campo di ricerca consiglio di utilizzare la funzione intitle nella query al motore di ricerca:

intitle: frase chiave

Questo vi aiuterà a visualizzare solamente le pagine che hanno la frase chiave che state analizzando nel Title Tag, pagine che sono cioè, almeno in parte, ottimizzate per quella determinata frase chiave. Noterete che cercando per esempio su Google le parole scarpe Italiane riceviamo, al momento della scrittura di questo post, 1'130'000 pagine che hanno questa frase chiave da qualche parte nei siti visualizzati, mentre invece con la query intitle:scarpe italiane le pagine si riducono a 12'700.

Queste 12'700, nel caso di scarpe italiane, rappresentano quindi le pagine che potenzialmente devono essere battute per essere visibili su Google. A questo punto analizzate i siti che competono per le prime dieci posizioni della frase chiave prescelta e cercate di capire se questi sono li casualmente o perchè dietro c'è una minima strategia di posizionamento.

Attenzione: il PageRank di Google non è il solo strumento indicativo per capire se un sito è potenzialmente più forte di noi o meno su una determinata frase chiave, quello che deve essere soprattutto analizzato è il lavoro che nella pagina è stato fatto dal webmaster per spingere o meno la frase chiave su cui si sta puntando, più avanti nel post si capirà quali elementi, facilmente riscontrabili ad occhio nudo, possono determinare un "potenziamento" di una parola/frase chiave all'interno di una pagina. Chiaro è che se la pagina del numero uno ha un PR 9 le probabilità di riuscire a superarlo diminuiscono notevolmente... ma non si azzerano :-)

Come scrivere il testo della pagina una volta scelte le frasi chiave su cui puntare

Una volta scelte le 2 frasi chiave su cui puntare si può iniziare a scrivere il testo della pagina, preoccupandosi naturalmente di utilizzare le frasi chiave selezionate. E' importante in questa fase tenere sempre a mente che il testo è principalmente rivolto all'utente umano e pertanto deve sempre avere un senzo compiuto e, ancora di più, essere abbastanza accattivante da riuscire a convertire il visitatore in acquirente.

Suggerimenti su dove e come posizionare le frasi chiave nella pagina

1) Utilizzare la frase chiave nel title tag, keyword e description tag possibilmente posizionandola all'inizio di ogni Tag, aumentandone così la sua rilevanza
2) Utilizzare la frase chiave all'inizio e alla fine del testo "Text Body"
3) Evidenziare in Grassetto la frase chiave all'interno del testo
4) Utilizzare sinonimi, plurali, derivazioni della frase chiave scelta
5) Utilizzare la frase chiave negli Headings della pagina

NB: gli headings possono essere molto utili se usati nella maniera appropriata. E' bene utilizzare infatti solo un h1 in una pagina. L'h1 rappresenta in pratica il titolo della pagina, la parte che insomma deve far capire di cosa tratterà il testo, importante informazione sia per il visitatore umano che per lo spider.

E' da evitare l'utilizzo della stessa parola chiave in tutti gli headings della pagina, questo potrebbe infatti essere intepretato come spamming e far scendere di rilevanza la pagina.

domenica 21 gennaio 2007

Come ottimizzare una pagina web e renderla più engine friendly

Una base di partenza è capire che si ottimizzano pagine web e non siti. Questo vuol dire che ogni pagina del sito dovrebbe avere una ottimizzazione "personalizzata". Se si fa attenzione infatti si nota che Google, con la sua barrettina verde del PageRank, valuta diversamente ogni singola pagina di ogni sito.

Spesso nei forum trovo dei post di persone in preda al panico che dicono"la mia home page ha PR 4 ma le pagine interne 0.. perchè?"... questo succede proprio perchè ogni pagina ha una diversa indicizzazione nei motori di ricerca e questa indicizzazione, come abbiamo già visto, è influenzata da vari fattori, tra i quali anche come una pagina è costruita.


Architettura search engine friendly di un sito web

Nel post dedicato al funzionamento dei motori di ricerca, ho accennato al fatto che gli spider, surfando nel web, immagazzinano dati inerenti alla pagina web visitata e li riversano nel data base del motore. Questi dati non sono altro che informazioni che noi, durante lo sviluppo del sito, inseriamo in ogni singola pagina. Rendere un sito, o meglio una pagina, più search engine friendly non è altro che cercare di mettere qeuste informazioni nelle giuste posizioni affinchè gli spider abbiano vita facile a leggere le nostre pagine.


Title Tag

Il title tag è ancora considerato il tag più significante della pagina. Per chi non lo sapesse il title tag è un breve titolo che descrive il contenuto della pagina web e che viene visualizzato, lato user, nella parte alta di colore blu del browser.

E' oppoturno mettere in questo tag la parola chiave su cui state puntando per la pagina in questione, evitando di metterne 100 tutte assieme in quanto questo sarebbe assolutamente inutile, anzi potrebbe essere addirittura controproducente.

Il titolo deve essere quindi: breve, descrittivo, contenere almeno una frase chiave correlata al contenuto della pagina, possibilmente non deve contere parole di uso comune come in, per, da o simili (considerate come stop words e non lette dagli spider) e utile al visitatore, per quanto riguarda l'usabilità, per capire in parte del sito si trova.

NB: Il Title di ogni pagina viene mostrato nei risultati dei motori di ricerca come la parte cliccabile.


Keywords tag

Il Keyword tag è a il tag dove si inseriscono le parole chiave che stiamo targhetizzando in una pagina. Queste possono essere inserite senza che abbiano un vero senso compiuto ma liberamente come un semplice elenco di parole/frasi.

Numerosi motori di ricerca, tra i quali anche Google, non sembrano però più prestare molta attenzione a questi tag. In ogni caso non fa di certo male mettere qui 5/6 parole chiave relate al contenuto della pagina, cercando di mettere all'inizio quelle che più ci interessano, per non perdere posizioni in quei motori di ricerca che ancora le considerano importanti, Yahoo! Search per esempio.

Description Tag

Il Description Tag ha lo stesso valore del Title tag infatti è qui che si inserisce la breve descrizione che viene visualizzata sotto il Title nei risultati organici mostrati dai motori di ricerca. Scrivere un testo descrittivo e contemporaneamente accattivante può sensibilmente aumentare la possibilità che il sito, una volta apparso nei risultati dei motori di ricerca, venga cliccato.

Anche qui è necessario inserire almeno una/due parole chiave che si stanno targhetizzando nella pagina.


Ottimizzare pagine web, non siti

Come accennato all'inizio, cercare di personalizzare ogni singola pagina con titolo, keywords e descrizione dedicati non può fare altro che aiutare il sito a essere visualizzato per più parole chiave e a essere meglio considerato agli "occhi" dei motori. Pertanto evitate di fare copia incolla in tutto il sito dello stesso titolo, keyword, e description!!

L'ideale è cercare di ottimizzare ogni pagina per almeno 2 frasi chiave, che dovranno essere inserite ad arte in ogni tag qui su descritti.

Text body

Questo è lo spazio dove il nostro testo deve essere inserito. Nello scrivere il testo di ogni pagina è importante trovare il giusto equilibrio tra lo scrivere per i visitatori umani, che sono quelli che devono comprare i tuoi prodotti, e per gli spider.

Questo equilibrio non è certamente facile da trovare, ma sicuramente aiuta fare vari test e vedere come i due visitatori si comportano applicando variazioni alla frequenza delle frasi, al loro posizionamento nella pagina ecc.

E' importante che nel testo siano mischiate le frasi chiave che stiamo targhetizzate e che queste, con i loro sinonimi, plurali ecc, vengano ripetuti lungo la pagina.

Ritengo comunque l'ottimizzazione del testo alquanto importante, pertanto ho deciso di dedicargli un nuovo post... alla prossima!

mercoledì 17 gennaio 2007

Come funzionano i Pay per click engines

Parlando dei motori di ricerca non si può evitare di soffermarsi a parlare dei Pay per click engines, motori cioè che fanno pagare per ogni click che l'URL riceve una volta mostrato nei risultati di ricerca. In questo caso la classificazione degli URL nei risultati di ricerca non sarà più influenzata dalla rilevanza della pagina che contiene la parola chiave ricercata, ma bensì da quanto si sarà preventivamente puntato su quella parola chiave.

La teoria è semplice: più alta è la puntata sulle parole chiave, più probabilità si hanno che il proprio annuncio legato a queste parole chiave sia nelle prime posizioni.

Il primo modello di pay per click fu Overture nel 1998, ora conosciuto come Yahoo! Search Marketing; da qui molti altri pay per click engines sono stati sviluppati, come per esempio Altavista o Inktomi fino ad arrivare a Google Adwords sul quale incentrerò questo post.


Da dove iniziare una campagna Adwords

Il primo step da affrontare è la ricerca delle parole chiave. Questa è sicuramente la fase più importante che può determinare il successo della campagna. Uno strumento molto utile e sicuramente largamente utilizzato, è WordTracker , un vastissimo data base che raccoglie tutte le ricerche fatte sui motori di ricerca nelle ultime 48 ore, di queste viene quindi analizzato il numero di volte che determinate combinazioni di parole sono state ricercate e il numero di pagine che competono sulla stessa frase.


Scelta delle giuste parole chiave per la giusta landing page

Nello scegliere le parole chiave bisogna avere bene in mente la landing page dove si vorrà portare il visitatore. In breve è inutile far puntare la parola "scarpe Italiane" a una pagina che presenta maglioni. E altrettanto inutile, a mio parere, far puntare le parole chiave sulla Home Page del sito, in quanto questa difficilmente potrà contenere tutti i prodotti che vogliamo vendere. Una volta arrivato nella landing page, deve essere facile per il visitatore, quasi una sottile costrizione, fare quello per cui l'abbiamo fatto arrivare li: comprare! L'ideale è che nella landing page venga visualizzato unicamente un prodotto, con una breve scheda tecnica, foto e chiari call to action come "compra", "richiedi disponibilità" , "contattaci" o quello che desiderate ottenere dal visitatore.


Focalizzare sulle parole chiave che realmente descrivono il tuo business

Una cosa che non bisogna mai dimenticare è che le parole chiave costano, ogni click è uguale a soldi del tuo budget che vanno via. Sembra chiara quindi l'importanza di scegliere le parole chiave che realmente descrivono il tuo business e che convertono il visitatore in acquirente e non quelle che portano solo traffico.

Nella mia prima campagna per promuovere www.charmingsardinia.com (un sito di vacanze in Sardegna) ho utilizzato parole singole come Sardegna, Vacanza, mare lasciandole come "broad match", dando cioè la possibilità di far apparire il mio annuncio per tutte le ricerche che contenevano questa parola.

La parola Sardegna è sicuramente molto ricercata, ma ciò non vuol dire che chiunque digiti Sardegna su Google vuole comprare una vacanza.... magari vuole sapere quanto sono vecchi i Nuraghi in Sardegna o che altezza ha il Gennargentu in Sardegna... insomma niente a che vedere con una bella vacanza di lusso in Sardegna!

Puntare su parole di così "ampio respiro" ha un senso quando si vuole sviluppare "brand awareness" , per fare questo ci vuole però un budget notevole.



Broad match, exact match.....

Broad Match:

Scrivere le parole chiave senza chiuderle tra virgolette o parentesi implica la nostra volontà di far apparire l' annuncio tra i risultati mostrati a coloro che scriveranno su Google qualsiasi cosa che contiene parte della nostra frase, esempio:

nella mia campagna Google AdWords scrivo: Sardegna

Ricercando su Google: formaggi in Sardegna, il mio annuncio verrà visualizzato. La posizione verrà naturalmente determinata da quanto io e i miei competitors avranno puntato sulla parola Sardegna.

Exact Match:

Chiudendo invece la frase chiave tra due parentesi quadre si farà si che solamente le ricerche di quella frase esatta mostreranno nei risultati sponsorizzati il mio annuncio, esempio:

Nella mia campagna Google Adwords scrivo: [albergo 4 stelle]

Il mio annuncio verrà mostrato solo a chi ricercherà esattamente la frase albergo 4 stelle. In questo modo il volume di traffico sarà sicuramente minore ma, se la scelta della frase è fatta in maniera opportuna, sicuramente molto più targhetizzato.

Una via di mezzo tra il broad match e l'exact match è la tecnica di racchiudere la frase tra virgolette, esempio:

Nella mia campagna Google Adwords scrivo: "piccoli alberghi Sardegna"

Il mio annuncio comparirà a tutti coloro che utilizzeranno queste tre parole, anche all'interno di una frase ben più grande o non seguendo l'ordine da me utilizzato.


Come scrivere un annuncio per Google Adwords

Riuscire a convincere una persona a cliccare il tuo annuncio avendo solamente 95 caratteri a disposizione, incluso spazi, virgole, non è certamente una passeggiata. Può aiutare però pensare a questo spazio non come al momento in cui si deve convincere qualcuno a comprare, quello è infatti il compito della landing page, ma al momento in cui si deve convincere il potenziale visitatore a visitare il tuo sito.

Di seguito elenco alcuni elementi da tenere in considerazione quando si scrive un annuncio:

- comunicare il valore aggiunto della nostra offerta
- utilizzare chiari call to action
- formulare il messaggio in modo che faccia desistere prospetti inappropriati a cliccare (chi cerca prodotti gratis per esempio)
- utilizzare un tono adatto al vostro target di riferimento (dare del tu, del lei, friendly, educato, confidenziale, tecnico ecc ecc)
- utilizzare nel testo la parola chiave su cui puntiamo e che conseguentemente il visitatore ha ricercato (ripetere questa anche all'interno della landing page).

E' mia consuetudine infine scrivere almeno 3 annunci per ogni serie di parole chiave, farli girare per un po' di tempo e poi vedere quale dei tre performa meglio in quantità di click ricevuti e numero di conversioni realizzate. Una volta eletto il migliore dei tre, abbandono quelli che hanno perfomato peggio e affianco al migliore altri due annunci e così via finchè non riesco a trovare la combinazione di titolo e contenuto che più mi soddisfa.

Testare, testare e testare

Come detto prima non bisogna mai dimenticare che ogni click costa e, almeno che il nostro budget non sia illimitato, che una campagna Adwords può sempre essere migliorata. Per fare ciò bisogna poter tracciare al meglio quali parole chiave portano click che poi vendono, quanto costano queste parole chiave e che ritorno sull'investimento (ROI) abbiamo utilizzandole.

Per fare tracking, Google Adwords offre un bel tool che si chiama Analytics, questo è completamente gratuito e permette anche di poter analizzare campagne di altri pay per click engines. C'è da ricordarsi però che tutti i dati che vengono immagazinati da Analitycs vengono poi riutilizzati da Google....

Un tool molto utile, ma a pagamento, è ClickTracks.

martedì 16 gennaio 2007

Come funzionano le directories

Alcuni esempi:

Yahoo Directory
Dmoz Open Directory
LookSmart

A differenza dei motori di ricerca, gli inserimenti nelle directory sono gestiti da esseri umani che visitano e valutano, secondo criteri diversi da directory e directory, se il sito iscritto ha tutti i requisiti per entrare o meno a far parte della directory.

In Inglese directory è riferito alla rubrica telefonica o anche alle pagine gialle. Le directories presenti nel web sono infatti divise allo stesso modo di queste rubriche e cioè per canali tematici.

Il traffico che ci si può aspettare dalle directory non è molto elevato, l' "unico" motivo per cui è utile essere presente in alcune directory è la capacità di queste di passare PageRank, anche se ultimamente la maggior parte delle directories hanno perso anche questo "potere".

Esistono alcuni tipi di directory che accettano inserimenti senza chiedere in pratica niente in cambio (il sito presentato deve naturalmente rispettare certi parametri per essere inserito), alcune richiedono uno scambio link, mentre altre richiedono un pagamento che può essere a sua volta una tantum o annuale, come per esempio succede per la Yahoo directory.

Per mia breve esperienza sono decisamente poche le directory che passano PageRank, pertanto sulla maggior parte di queste è solo una perdita di tempo compilare tutto il form e sperare di essere inseriti. Esistono però alcuni rari casi dove il tempo richiesto viene ripagato: una tra tutte è sicuramente Dmoz Open Directory anche se, al momento della scrittura di questo articolo, sembra che l'inserimento di nuovi URL sia stato bloccato.

Qui di seguito vi suggerisco una serie di directories, alcune a pagamento e alcune free, che potrebbero esservi utili per orientarvi un po' tra le migliaia di directories presenti nel web, CLICCA QUI.

domenica 14 gennaio 2007

Come funzionano i motori di ricerca

Per cercare di vincere il "nemico" devi prima capire chi è, come si muove, le sue abitudini ... ecco perchè penso che il primo step da affrontare sia capire come funzionano i motori di ricerca e le directories e cosa esattamente li differenzia. In questo articolo parlerò nello specifico dei motori di ricerca.

Motori di ricerca

Alcuni esempi:

Google
Windows Live Search
Yahoo Search
Ask
Altavista
"Un motore di ricerca è un sistema automatico che analizza un insieme di dati da lui stesso raccolti e restituisce un indice dei contenuti disponibili classificandoli in base a formule matematiche che ne indichino il grado di rilevanza data una determinata chiave di ricerca" [fonte www.wikipedia.it] .

I motori di ricerca surfano il web per mezzo dei robots o spider che, partendo da una lista di URL (server list), visitano i vari siti seguendone i links presenti in ogni pagina web di cui immagazzinano i contenuti (title tag, description, text body..), riversandoli così nel data base del motore di ricerca.

Queste informazioni vengono quindi analizzate , i criteri di analisi variano da motore a motore, e a ogni URL viene data una certa rilevanza. La classificazione, o rilevanza, viene quindi stabilita secondo i parametri dell'algoritmo impostato nel motore di ricerca.

Inserendo nel motore una parola chiave di ricerca, l' URL con più rilevanza viene ripescato dal data base e mostrato come primo, a scalare seguono tutti gli altri URL correlati a quella parola chiave ma che, secondo i parametri dell'algoritmo, hanno meno rilevanza.



Come mi trova un motore di ricerca?

Fino a poco tempo fa la registrazione nei motori di ricerca era molto importante. Questa procedura (Add URL Google) permette infatti di segnalare il tuo sito al motore di ricerca inserendolo nella server list di cui prima ho parlato. Il motore comunque non garantisce che il sito verrà spiderizzato (passatemi il termine, non mi veniva altro), ne quando questo accadrà. Fare la submission implica anche un notevole dispendio di tempo se si vuole inserire il proprio sito in più motori di ricerca.

Oggigiorno comunque l'importante è avere da subito un buon link che punta al proprio sito da un altro sito che ha già una buona rilevanza, saranno i motori di ricerca a trovare il tuo sito da soli. Ho utilizzato questa tecnica sul mio nuovo sito come www.events-in-sardinia.com , verso il quale ho puntato da subito qualche buon link, quando ancora esisteva solo la pagina "under costruction", e dopo qualche settimana la home già appariva su Google, Yahoo Search e MSN.

Consiglio del giorno:

Come faccio a sapere quante pagine del mio sito ha indicizzato il motore di ricerca?

digitare nel motore di ricerca desiderato : site:www.miosito.com
Attenzione, su Yahoo search site:http://www.miosito.com

Posizionare un sito nei motori di ricerca: da dove iniziare?

Sono passati ormai 2 anni da quando ho messo on line il mio primo sito www.charmingsardinia.com . Dopo circa 6 mesi di pianificazione, scrittura dei testi, raccolta delle foto, chiusura dei contratti con gli hotels e tutto quello che è necessario fare per iniziare l' e-commerce adventure, il sito era finalmente on line. Pensavo che la fatica fosse finita, ma al contrario era appena iniziata!

Da subito ero molto soddisfatto, la grafica era d' impatto, la selezione degli hotels di lusso in Sardegna era stata molto meticolosa, insomma tutto andava secondo programma. A tre mesi dal battesimo del sito però ancora non si vedeva l'ombra di una prenotazione ne tanto meno di una misera richiesta...

Sono stati questi mesi di frustrazione che mi hanno spinto a fare ricerche su ricerche per capire cosa c'era dietro a questa "scienza" che oltre oceano tutti chiamano Search engine optimization, o meglio SEO, in breve Ottimizzazione di siti web per i motori di ricerca. Da li si sono susseguiti decine di libri che parlavano di tecniche di posizionamento, link building, web marketing, tag, meta tag, HTML, usabilità... insomma tutto quello che mi passava per mano su www.amazon.com e che aveva come tema SEO, doveva essere comprato e letto.

Questi libri mi hanno sicuramente dato una buona infarinatura, ma il meglio, almeno fino ad oggi, l'ho sicuramente imparato frequentando forum come www.giorgiotave.it oppure www.highrankings.com , www.searchenginewatch.com e altri. Qui centinaia di stregati dal SEO si scambiano opinioni, risolvono problemi, discutono delle varie evoluzioni di tecniche pulite... e meno, il tutto incentrato ad un solo obbiettivo: cercare di decifrare sempre più gli algoritmi di ciò che ormai sembra essere diventato una entità suprema, the big brother that is always watching us: Google.

In questo blog desidero scrivere quel poco che ho imparato e condividerlo con chi si sta appena affacciando in questo mondo per dargli qualche consiglio, senza alcuna pretesa di voler insegnare anzi con la speranza di poter accrescere questo bagaglio culturale attraverso i commenti di altre persone più esperte.